Maria Edgarda Marcucci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Maria Edgarda Marcucci, detta Eddi (Roma, 1991), è una scrittrice e attivista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Roma, è figlia dell'attrice e regista Roberta Lena. Nel 2021 la madre le ha dedicato il film DeAndré DeAndré - Storia di un impiegato.[1]

Ha studiato filosofia all'Università di Torino. Ha militato nel centro sociale Askatasuna e nel movimento No TAV.[2] Per la sua partecipazione a degli scontri, dopo un periodo in cui si è resa irreperibile (durante il quale il regista Paolo Virzì le rivolge una lettera aperta sulla Stampa[3]), è stata sottoposta agli arresti domiciliari.[4]

Nel 2017 è andata nel Rojava, in Siria, con una missione civile. Ha deciso poi di entrare nell'Unità di Protezione delle Donne, con cui fino al 2018 ha combattuto contro lo Stato Islamico assieme alle milizie curde,[5], con il nome di battaglia Shilan.[6] Per questo tornata in Italia è stata ritenuta "socialmente pericolosa" e nel 2020 è stata condannata dal Tribunale di Torino a 2 anni di sorveglianza speciale, una misure di prevenzione che limita la libertà personale.[7] Nel 2022 ha raccontato l'esperienza nel libro Rabbia proteggimi. Dalla Val di Susa al Kurdistan. Storia di una condanna inspiegabile, pubblicato da Rizzoli Lizard.[8][9]

Ha scritto la sceneggiatura del documentario The Matchmaker (2022) assieme alla regista Benedetta Argentieri. Il film, presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia[10] e candidato ai David di Donatello per il miglior documentario nel 2023,[11] è un'intervista esclusiva alla jihadista britannica Tooba Gondal.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Edgarda Marcucci, Rabbia proteggimi. Dalla Val di Susa al Kurdistan. Storia di una condanna inspiegabile, illustrazioni di Sara Pavan, Rizzoli Lizard, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ De André a Venezia e nelle lotte del presente, su Radio Città Fujiko, 14 settembre 2021. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  2. ^ Zerocalcare e Maria Edgarda Marcucci: a Kobane, su raicultura.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
  3. ^ Paolo Virzì, La lettera di Virzì alla No Tav in fuga, comparsa in un suo film: “Torna, sapremo capirti”, su La Stampa, 7 luglio 2016. URL consultato il 5 maggio 2024.
  4. ^ Carlotta Rocci, Torino, si costituisce Eddi, la No Tav difesa da Virzì. Ora è agli arresti domiciliari, su torino.repubblica.it, 12 ottobre 2016. URL consultato il 5 maggio 2024.
  5. ^ Elisa Berlin, Maria Edgarda Marcucci ha combattuto l’Isis ma per lo Stato italiano resta “socialmente pericolosa”, su thevision.com, 28 settembre 2021. URL consultato il 5 maggio 2024.
  6. ^ Fausto Biloslavo, Gli italiani che lottano con i curdi: "Erdogan ha rivitalizzato i jihadisti", su ilgiornale.it, 26 marzo 2018. URL consultato l'8 maggio 2024.
  7. ^ Rita Rapisardi, Combattenti italiani in Siria: due anni di sorveglianza speciale per Eddi Marcucci, su l'Espresso, 18 marzo 2020. URL consultato il 10 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
  8. ^ Roberta Lancelotti, È finita la sorveglianza speciale per ‘Eddi’ Marcucci: «La mia rabbia mi ha protetto», su rollingstone.it, 7 aprile 2022. URL consultato il 5 maggio 2024.
  9. ^ Franco Palazzi, L'esempio di Maria Edgarda Marcucci, su Il Tascabile, 3 giugno 2022. URL consultato il 5 maggio 2024.
  10. ^ The Matchmaker, su labiennale.org. URL consultato il 5 maggio 2024.
  11. ^ I 10 documentari in gara per il Premio David di Donatello - Cecilia Mangini 2023, su daviddidonatello.it. URL consultato il 5 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN UBOV064928